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In quinta elementare il piccolo Stefanos legge in un libro una frase che lo colpisce molto: «La maggior parte delle persone si limita a vedere. Solo pochissimi osservano». Sul momento non coglie il senso di quell'affermazione, che però negli anni continuerà a risuonargli dentro. Col tempo gli si fa più chiara, e impara a osservare. A fotografare con gli occhi, ma soprattutto con l'anima, le cose che di solito consideriamo senza importanza. Inizia a scorgere la bellezza ovunque. Passa altro tempo e Stefanos, ormai uomo, impara anche a osare. A confrontarsi con se stesso, con le sue paure, con i suoi pregiudizi, con le sue certezze. Quindi a scegliere, a mostrare il suo sorriso, ad affermare le sue convinzioni, a lavorare per realizzare i suoi sogni. Infine, impara ad accettare i suoi errori. Ad amarli e a rispettarli. Ha così iniziato a tenere un quaderno dei miracoli, un diario dove scrivere ogni giorno i motivi per i quali sentirsi grato. La vita ha cominciato a traboccare di meraviglia, a sembrargli essa stessa un dono, anzi Il Dono. Da allora Stefanos non ha mai smesso di scrivere, i quaderni sono diventati decine, finché un giorno ha smesso di scrivere di sé e iniziato a scrivere di chi gli stava intorno. E le 102 storie più pure, più toccanti, più commoventi sono raccolte in questo libro di straordinario amore, che ci guida verso la versione migliore di noi stessi.